lunedì 13 giugno 2011

Abbiamo sudato freddo, ma ce l'abbiamo fatta!


Momenti da cardiopalma. I tifosi sono abituati a cose simili, io assai meno. L'ultima volta che ho messo piede in uno stadio è stato almeno un secolo fa.
Le percentuali di votanti che salivano e poi il trionfo pieno lunedì.
Grazie, italiani. Grazie anche se avete votato contro Berlusconi solo per via della sua non limpida condotta morale.
Grazie lo stesso.
Ah, scusate... Molti non si sono accorti che questo era un referendum politico...
Ma come? Davvero?
Diciamola tutta: i quattro i quesiti del referendum andavano contro le idee, se così possiamo definirle, di Berlusconi.
E' ancora presidente del Consiglio o mi sono persa qualcosa?
Se è ancora presidente del Consiglio, va da sé che questo era un referendum politico.
Oppure qualcuno mi spieghi cosa si intende per "politica", come alternativa alla definizione del vocabolario: "Politica, teoria e pratica che hanno per oggetto l'organizzazione e il governo dello stato, insieme dei fini a cui tende uno stato e dei mezzi impiegati per raggiungerli".
Mi sembra chiaro, no?
Berlusconi diceva - per poi rimangiarsi tutto a esito finale del referendum - che in Italia va messo il nucleare. E questa è una scelta politica.
Diceva che l'acqua doveva essere privatizzata - in questo molto coerente, visto che da 17 anni ha privatizzato l'informazione.
E anche, ma è proprio qui che trema, che un parlamentare non può subire regolare processo, visto che è più uguale degli altri cittadini.

E' vero, questa non è politica. Questa è strumentalizzazione della politica.

Ma concediamoci una domanda: Cosa farà adesso, il buffone?


Lascio a chi vorrà intervenire la scelta di una risposta.
Propongo alcune possibilità:
1) Molto dignitosamente, si dimetterà e troverà rifugio in uno dei tanti paradisi fiscali in cui ha delle proprietà. Credo cha a Hammamet ci sia una casa libera e anche che da quelle parti siano accondiscendenti con chi invita minorenni a party di Bunga Bunga.
2) Tornerà alla carica assecondando le decisioni del referendum e farà sì che i suoi curatori di immagine lo rilancino e ripropongano come modello, così alla fine resterà col culo piantato dove ce l'ha. (Ecco, se ci riesce, mi trasferisco io, in un altro paese).
3) Si presenterà al processo e verrò rinchiuso, come è giusto che sia, in galera.

Lascio a voi dare risposte più intelligenti.

Solo due cose.
1) Che Berlusconi vada o meno in galera non mi interessa più. Ormai mi ha talmente stufato, che il solo sogno è vederlo fuori dalle palle, lui e le sue reti Fininvest che hanno inquinato la nostra salute ancor peggio di quanto avrebbero potuto fare le centrali nucleari.
2) i miei figli, ancora non in età per votare, hanno seguito gli esiti del referendum con ansia e estrema partecipazione, per poi esultare al sacrosanto finale.
C'è ancora speranza, intendo...

Grazie ancora!!!

3 commenti:

franco ceradini ha detto...

ho visto gente che da anni non andava alle urne mobilitarsi, agitarsi, non dormire per l'ansia del voto.
io non so nemmeno se sono felice. sono talmente nauseato che nemmeno la liberazione dal buffone mi dà sollievo. il suo tempo per me era già passato vent'anni fa.
ma finirà mai la transizione dell'Italia? un apese normale, finalmente...

Dario Giansanti ha detto...

Temo che S.B. sia più una causa che un effetto. Un Segno Dei Tempi. Ignorante, gigione, costruito a tavolino, completamente privo di senso etico e di qualsivoglia sospetto di verità. Proprio come i tempi in cui viviamo.
Ma togliercelo dalla scatole sarebbe una bella boccata d'aria!
Grazie a tutti!

Claudia Maschio ha detto...

Silvio ha l'indiscussa dote di non saper pensare in modo autonomo, visto che ogni sua frase è studiata a tavolino da uno staff che - ahimè - è stato congegnato da un mio ex professore universitario.
E, dimenticavo, Silvio non ha neppure un sospetto di etica.
Ma come si fa a volergli male davvero?
Ha cercato di salvaguardare la specie procreando cinque figli legittimi e non si sa quanti illegittimi (ma lui, per modestia, non ce lo fa sapere).
Quando è sceso in campo, ha rinunciato a una comoda cella in carcere al solo scopo di salvare l'Italia, di farla crescere come paese...
Non ci è riuscito?
Ha rovinato l'Italia?
Be' riconosciamogli almeno che è riuscito a salvare sé stesso per 17 anni. Vi pare poco?
La bella notizia per Silvio è questa: la cella c'è ancora.
Sì, in carcere il Bunga Bunga è studiato in modo diverso da come lo aveva congegnato lui. Ma potrà sempre rifarsi con le partite di Bingo Bigno, e gli auguro di vincere spesso, così il sorriso inamidato gli dura più a lungo.